È uno dei discendenti degli Spitz europei che esistevano già nella regione centrale del nostro continente all’Età del Bronzo e i cui scheletri fossili sono venuti alla luce intorno ai resti delle palafitte. Così il Volpino deriva dagli stessi antenati dello Spitz tedesco, di cui non è un discendente, ma un collaterale.
È stato allevato in Italia da tempi immemorabili ed è stato coccolato, tanto nei palazzi dei signori, tanto nelle stamberghe dei quartieri popolari, in cui era apprezzato specialmente per il suo istinto da guardia e di vigilanza. È stato il cane di Michelangelo e, nel XVIII secolo, compagno instancabile dei carrettieri della Toscana e del Lazio, sempre pronto a segnalare rumorosamente ogni persona estranea incontrata sui sentieri.
Spitz di piccolo formato, molto compatto, armonioso, coperto da un pelo eretto e lungo, è costruito in un quadrato.
Molto attaccato al suo ambiente e ai suoi familiari, di un temperamento molto marcato, il Volpino italiano è vivace, gaio e brioso.
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