Il nome Samoiedo proviene dalle tribù samoiedo della Russia settentrionale e della Siberia. Nelle regioni situate al sud di questa zona, per custodire le mandrie di renne, si impiegavano cani bianchi, neri o macchiati di marrone. Al nord gli animali erano di un bianco puro, di carattere dolce e utilizzati come cani da slitta e da caccia. I Samoiedo non lasciavano il loro padrone, dormivano anche all’interno dei suoi ripari, dove servivano come fonte di calore.
Il primo standard fu redatto in Inghilterra nel 1909.
Amichevole, aperto, sveglio e vivace, il Samoiedo possiede un istinto venatorio assai poco marcato. Mai pauroso né aggressivo, non è adatto come cane da guardia. Lo Spitz dell’Artico, bianco, elegante, di taglia media, dà un’impressione di forza, resistenza, fascino, agilità, dignità e sicurezza. I caratteri sessuali devono essere nettamente definiti.
La famosa espressione, “il sorriso del Samoiedo”, risulta dalla combinazione della forma e della posizione dell’occhio e delle commessure delle labbra, leggermente all’insù.
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