Si ritiene che l’antenato diretto del Boxer sia il piccolo Bullenbeisser, chiamato anche Bullenbeisser brabançon. All’epoca dei fatti, l’allevamento del Bullenbeisser era nelle mani di cacciatori, ai quali il cane serviva per l’attività venatoria. Il suo lavoro consisteva nell’afferrare la selvaggina braccata dagli altri cani che la inseguivano e mantenere la presa fino a che il cacciatore arrivava e finiva l’animale. Per questo scopo, il cane doveva avere una gola con arcate dentali il più larghe possibile, per poter garantire la presa e mantenerla. I Bullenbeisser che possedevano queste caratteristiche erano quindi i più adatti ad adempiere al compito. Erano anche utilizzati per la riproduzione, perché in passato funzione e uso erano i soli criteri importanti per l’allevamento. Quindi si realizzò una selezione che produsse cani a muso largo e tartufo arretrato (sollevato e rientrante).
Il Boxer deve avere nervi saldi, essere sicuro di sé, calmo ed equilibrato. Il suo carattere è di importanza primaria e, nell’allevarlo, occorre fare la più grande attenzione a questo aspetto.
L’attaccamento e la fedeltà alla sua famiglia sono noti da sempre, come anche la sua vigilanza e il coraggio incommensurabile come difensore. Non rappresenta un pericolo per la sua famiglia, ma diffida degli estranei.
Gioioso e amichevole quando gioca, ignora la paura quando è arrabbiato. È facile da educare grazie alla sua docilità, la sua sicurezza e il suo coraggio, alla sua grinta e alle sue attitudini olfattive.
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