Per numerosi esperti, rappresenta l’archetipo del cane da compagnia, offrendo una vasta gamma di dimensioni e di colori del mantello e anche di tessitura, infatti esiste una varietà poco conosciuta: il Barbone a pelo cordato.
Etimologicamente, il suo nome deriva dalla parola francese ‘cane’, che indica la femmina dell’anatra. In origine, era utilizzato per la caccia agli uccelli acquatici.
Deriva principalmente da un’antica razza di cani da acqua, il Barbet, di cui ha conservato molte caratteristiche. Nel corso degli anni gli allevatori si sono sforzati di ottenere soggetti originali e di colore uniforme e, con linizio del XX secolo, il Barbone è diventato rapidamente la razza francese più popolare nel mondo.
A suo modo, ha contribuito a far evolvere la toelettatura dei cani, ampliando la varietà e la precisione di questo mestiere. Tra le toelettature da esposizione autorizzate, quella “alla leoncino”: il Barbone, che sia a pelo riccio o cordato, è tosato sul treno posteriore fino alle costole. Poi, tosati il muso (sopra e sotto a partire dalle palpebre inferiori), le guance, gli arti anteriori e posteriori – tranne i manicotti o braccialetti – e alcuni motivi facoltativi sul treno posteriore, e la coda – salvo un pompon terminale rotondo o oblungo. I baffi sono indicati per tutti i soggetti.
Ha l’aspetto di un compagno intelligente, costantemente in allerta, attivo e armonioso. Dà un’impressione di eleganza e fierezza. La reputazione di cane fedele, vivace, con una aspettativa di vita al di sopra della media e predisposto ad apprendere e a essere addestrato, spiegano in gran parte perché sia diventato un animale da compagnia particolarmente ricercato.
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