akita

Akita

Gli antenati degli odierni Akita erano nativi giapponesi di taglia media conosciuti con diversi nomi tra cui kurae-inu, odate-inu e soprattutto matagi-inu. Originari della regione più settentrionale dell’isola di Honshu, la prefettura di Akita, da cui deriva l’attuale nome della razza.

Addestrati alla caccia, le loro prede erano il cinghiale, il cervo sika e l’orso tibetano. Furono utilizzati anche per la difesa della proprietà e fin dal 1603 come cani da combattimento. Nel 1967, per celebrare il cinquantesimo anniversario della fondazione della società per la salvaguardia dell’Akita, è stato costruito il primo museo che raccoglie manufatti, documenti e foto esclusivamente riguardanti questa razza. È tradizione in Giappone donare statue raffiguranti questi cani a neonati e infermi come augurio di buona salute e felicità.

L’Akita è un cane massiccio, ben proporzionato, con ossatura robusta. Il suo aspetto coniuga nobiltà e dignità nel portamento a semplicità e dolcezza. Caratteristica della razza è una grande testa con fronte ampia e stop ben definito, le orecchie sono triangolari con la punta arrotondata, spesse, erette e portate inclinate in avanti. Gli occhi sono piccoli, scuri, profondi e di forma triangolare con l’estremità esterna rivolta verso l’alto. Il tartufo è grosso e nero. I forti denti sono celati da labbra scure e sottili. Ha una pelliccia spessa e a doppio strato. Porta la grossa coda arrotolata sul dorso. Le zampe sono potenti e muscolose, i piedi, di aspetto felino, sono tondi e arcuati.

Carattere, attitudini e educazione

Ha bisogno di un rapporto costante con il padrone e la sua famiglia, a cui trasmette gioia e affetto. Ama giocare, però è molto autonomo. Presenta una particolare socievolezza con i bambini, con cui si dimostra paziente e affidabile. Molto riservato con gli estranei ma mai inutilmente aggressivo. È calmo e silenzioso, non abbaia mai senza una buona ragione. Spesso è paragonato a un felino. È attento, elegante, fiero, leale, impavido e intelligente.

Solitamente tende ad assumere un ruolo socialmente dominante con gli altri cani, è quindi necessario prestare attenzione nel momento in cui se ne incrocia uno, in particolare se dello stesso sesso.
Avendo un carattere forte e istintivo, necessita di un padrone sicuro, tranquillo e coerente. Richiede i suoi spazi ma si adatta a vivere anche in appartamento, a patto che gli si conceda il giusto tempo in passeggiata.  L’addestramento può essere impegnativo, perché è testardo e si annoia facilmente. Con un po’ di pazienza è possibile educarlo ricorrendo all’utilizzo di premi. Meglio evitare scherzi e dispetti che potrebbero compromettere l’instaurazione di un rapporto di fiducia reciproca.

akita tra l'erba

Alimentazione

L’akita ha un fabbisogno giornaliero di 500-600g di cibi secchi e l’alimentazione deve essere il più possibile ricca e completa, affinché fornisca tutti i nutrienti di cui ha bisogno.

È un cane soggetto a intolleranze alimentari, quindi è importante scegliere un mangime di ottima qualità, mono-proteico, preferibilmente a base di pesce o carne bianca, e che non sia troppo calorico.

Nei periodi di muta, per stimolare il ricambio del pelo, si consiglia di aggiungere alla razione giornaliera un cucchiaio di olio di fegato di merluzzo, ricco di omega-3.